ENI investe sul Knowledge Management
Inauguriamo la sezione del nostro blog riservata alle best practice parlandovi di un successo che ha coinvolto ENI, già premiata in passato con il “Giorgio Sacerdoti Award” per il suo Sistema di Knowledge Management realizzato per la Divisione Exploration & Production. ENI ha recentemente raccolto le sfide innovative portate dal knowledge management, strumento che favorisce l’accrescimento delle competenze individuali e una più ampia partecipazione alla soluzione di problematiche operative.
Le decisioni portate dal knowledge management sono rese possibili dalla sinergia tra diversi elementi, come ad esempio lo sviluppo di Comunità di Pratica (CoP), la dotazione di strumenti di collaboration e l’uso di portali che, in una logica integrata, si affiancano ai processi di gestione e sviluppo.
L’espressione comunità di pratica deriva dall’inglese community of practice, ed è stata coniata dal teorico svizzero Étienne Wenger nei primi anni Novanta; essa indica un gruppo sociale all’interno del quale i suoi membri contribuiscono a produrre e a scambiare contenuti informativi di qualità in un processo di apprendimento progressivo e continuo.
Secondo ENI, l’evoluzione attuale delle CoP è resa possibile in prevalenza dalle modalità “social” sempre più diffuse, che facilitano una dinamica degli scambi e di partecipazione attiva degli utenti in maniera sempre più diffusa e rapida, a beneficio degli scambi di conoscenza.
Nel 2014 le iniziative legate in particolare al knowledge management sono ulteriormente cresciute, dando testimonianza ai professionisti operanti all’interno di ENI dell’importanza di un continuo e sinergico investimento in strumenti e processi di accrescimento della conoscenza condivisa.
I dati testimoniano come al 31 dicembre 2014 il sistema di knowledge management di ENI sia costituito globalmente da 66 comunità attive, con una popolazione totale di 6883 persone coinvolte, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Per informazioni ulteriori potete consultare la tabella riportata di seguito e tratta dal sito ufficiale di ENI.
Disclaimer: questo post non è sponsorizzato da ENI, con cui Responsa non è in alcun modo collegata, abbiamo solo voluto portare alla luce quello che secondo noi rappresenta una best practice che merita di essere menzionata.