AI e settore assicurativo: tutto ciò che c’è da sapere – I parte

Prevedere il futuro è impossibile però ad oggi le possibilità di replicare, per alcuni versi, l’intelligenza umana sono davvero reali. Lo sviluppo dei sistemi a intelligenza artificiale non mira affatto a creare dei sostituti a tutto tondo delle persone, bensì a realizzare un supporto che sia in grado di sgravare gli operatori umani da una serie di compiti ripetitivi, semplici e, in sostanza, assai poco gratificanti. L’idea è che in futuro gli uomini debbano occuparsi solo di attività complesse, che richiedano specifici ragionamenti, deduzioni ed analisi dedicate, senza perdite di tempo legate, ad esempio, a dover fornire indicazioni sempre uguali a una stessa richiesta ripetuta più e più volte anche nell’arco di una giornata.

AI IN AMBITO FINANZIOARIO: CHE COSA HA PORTATO? 

Uno dei settori che fra i primi e più di altri ha colto le opportunità fornite dalle nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale è quello delle banche. Dopo aver visto una proliferazione di realtà del tutto impostate sul web e dotate di servizi solo digitali, l’ultima frontiera adottata da questo settore sono i chatbot. Un caso recente e che ha sortito uno straordinario successo è quello di B1NK, una banca tutta “digitale” del Kazakhistan. Il CEO Gani Uzbekov ha dichiarato che: “ad oggi solo un paio di banche in Kazakhstan offrono servizi mobile. C’è un potenziale di crescita molto grande in questa area perché le persone sono pratiche di tecnologia e adottano sempre più innovazioni. L’obiettivo di B1NK è quello di semplificare e rendere la gestione finanziaria più vantaggiosa ai propri clienti.”

[bctt tweet=”L’obiettivo di B1NK (chatbot di questa banca digitale) è quello di semplificare e rendere la gestione finanziaria più vantaggiosa ai propri clienti. Gani Uzbekov” username=”goresponsa”]

Ma non è tutto. Di recente questa banca ha deciso di offrire ai suoi clienti anche un chatbot capace di rispondere alle domande su ATM e filiali, le città dove sono disponibili, tassi di cambio e così via; a sì, tutto questo in ben tre lingueQuesto significa che i clienti hanno un “always-on finance digital assistant”  così come lo ha definito Gani Uzbekov, cui gli utenti possono chiedere lo storico delle loro transazioni, il saldo della loro carta di credito, l’eventuale blocco della stessa, i limiti di transazione stabiliti, e fare movimenti di denaro.

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L’istituto ha deciso quindi di mettere a disposizione dei clienti uno strumento efficace che consente di fornire risposte e dare indicazioni su tutta una serie di problematiche che, per semplicità e ripetitività, potevano essere gestite mediante un apposito algoritmo.

NEL SETTORE DELLE ASSICURAZIONI? L’AI EVOLVE L’INSURANCE IN INSURTECH 

“L’intelligenza artificiale”, ha detto di recente Amy Inlow, CMO della Ai Algorithms, importante azienda del settore, “ha successo perché, nel mondo, ci sono molti problemi che le tecnologie e le tradizionali soluzioni non sono state in grado di risolvere. ”

[bctt tweet=”“L’intelligenza artificiale ha successo perché, nel mondo, ci sono molti problemi che le tecnologie e le tradizionali soluzioni non sono state in grado di risolvere.” Amy Inlow” username=”goresponsa”]

L’intelligenza artificiale, quindi, risponde e promette di rispondere a problematiche reali, per le quali, finora, non è stata trovata una soluzione ottimale. Per capire in che senso si dice che l’intelligenza artificiale “ha successo”, è sufficiente considerare alcuni dati. Il primo: gli investimenti in sistemi e ricerche relativi all’intelligenza artificiale sono aumentati di dieci volte negli ultimi cinque, sei anni. Nel 2011, si stimava un valore globale di 280 milioni di dollari. Nel 2015, tale somma arrivava già a quasi 2400. In secondo luogo, chi ha scelto di investire in intelligenza artificiale ha avuto tangibili benefici già a breve termine. Alcune statistiche dimostrano che gli effetti positivi sono legati per la maggior parte al miglioramento del supporto e dei servizi ai clienti, alla diffusione dei propri prodotti e, di conseguenza, all’acquisizione di una maggiore competitività.

Uno degli ambiti in cui i sistemi ad intelligenza artificiale sta trovando un impiego notevole è quello delle assicurazioni, tanto che non si parla più di insurance ma di Insurtech. Con questo termine si indica specificamente una declinazione del fintech che fa leva sulla tecnologia per innovare il settore assicurativo. Nel precedente articolo avevamo trattato già di questo trend in maniera generale, introducendo l’argomento in maniera generale. Oggi invece vediamo in maniera più dettagliata quali sono i margini di intervento dell’AI nel settore assicurativo e vogliamo svelare anche come sarà il volto delle compagnie assicurative di domani.

LE MANSIONI SUPPORTATE DALL’AI NEL SETTORE ASSICURATIVO

Analisi preliminari e conoscenza del cliente. Quando un cliente decide di stipulare una polizza, la compagnia cui si rivolge deve in primo luogo arrivare ad avere una conoscenza mirata di chi si trova di fronte, in modo tale da poterne valutare le caratteristiche, costruirne il profilo e proporre il prodotto più confacente. Quest’attività viene di regola svolta appoggiandosi ad una modulistica standard, spesso di tipo cartaceo, la cui gestione è affidata a operatori fisici. Si tratta, con riferimento a quanto detto in precedenza, di operazioni ripetitive e, in generale, poco gratificanti, per le quali eventuali qualifiche personali non possono essere certo messe in luce. In questi casi, il ricorso a sistemi ad intelligenza artificiale consente di svolgere per intero l’attività e di poter inserire i dati direttamente nel database aziendale, senza ricorrere all’intermediazione di un operatore. In questo modo le tempistiche sono più rapide e le modalità più snelle, dando anche la possibilità all’utente di poter eseguire tali operazioni senza doversi necessariamente recare in una sede fisica.


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Lo stesso si può dire per ciò che riguarda la costruzione del profilo del cliente ed anche il monitoraggio delle sue abitudini e preferenze in modo tale da avere tutta una serie di informazioni che individuano uno specifico utente. In questo modo è possibile costruire campagne di marketing specifiche per ogni singolo cliente andando ad individuare ciò che potrebbe interessargli di più, con quali modalità, in che fasce orarie ecc. Ne consegue che le risorse aziendali investite nelle campagne di marketing sono più efficaci e sono in grado di avere dei ritorni più alti. Lato utente, questi saranno “colpiti” solo da promozioni che possano piacergli veramente senza essere infastiditi da altri tipologie cui non sono interessati.  Si tratta infatti anche in questo caso di attività che possono essere svolte con riferimento a un’impostazione parametrizzata, che può essere senza alcun dubbio tradotta in algoritmo. Inoltre è importante sapere anche che la raccolta dati da parte dei sistemi di AI permette di estrapolare una serie di informazioni utili a pianificare le campagne anche nei tempi futuri.

Valutazione delle situazioni tipo. Nell’ambito delle assicurazioni sono presenti diverse attività che si possono definire standard, specie considerando che sono presenti diversi reparti specialistici dedicati a precisi ambiti. Ad esempio, facendo riferimento al mondo delle polizze automobilistiche, una delle attività più frequenti è quella relativa alla gestione delle procedure di risarcimento. Si tratta di una sorta di tallone di Achille, per dire la verità, del mondo delle assicurazioni, perché il fatto di elargire i risarcimenti con un ritardo più o meno grande, come purtroppo a volte accade, è percepito dai clienti come un aspetto molto negativo che genera malcontento e sfiducia nei confronti del gruppo assicurativo. In questo caso, il ricorso a sistemi a intelligenza artificiale può diventare molto vantaggioso; infatti grazie all’impiego di sistemi automatici si possono ottenere drastiche riduzione dei tempi di gestione delle pratiche ovviamente solo per casi semplici, lasciando quelli complessi agli operatori fisici. Inoltre questi sistemi danno al cliente anche la possibilità di poter consultare lo stato di avanzamento della pratica o di poter integrare eventuali documentazioni direttamente dai propri dispositivi senza doversi recare in sedi fisiche e in maniera immediata.

 

Insomma le possibilità sono davvero infinite e molte altre ci aspetteranno nei prossimi mesi. Nel prossimo articolo parleremo nello specifico di applicazioni che sono già state attivate da alcuni importanti gruppi assicurativi e che stanno riscuotendo ottimi risultati.

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